CerviniaContemporary
CerviniaContemporary verifica ed indaga l'architettura e il paesaggio urbano di un paese, creazione del nostro secolo e figlio della società contemporanea. Il Paese nasce subito dopo la guerra passando in breve tempo da un paesaggio naturale-rurale con una presenza minima dell'uomo e delle sue attività -la Conca del Breuil- ad una massiccia antropizzazione ed a un'edificazione incontrollata alimentando una sperimentazione architettonica che sviluppò Cervinia così come adesso la conosciamo. La strategia del turismo è stata l'unico strumento progettuale utilizzato, senza dubbio anche perché quello economicamente più significativo, ma è stato corresponsabile delle piccole e grandi modificazioni territoriali che hanno alterato in modo definitivo un'idea di paesaggio, la forma dei luoghi e l'ambiente naturale. Il progetto analizza la stratificazione degli elementi, la forma del caos, l'idea di spazio urbano come messinscena indagando l'architettura non come fosse un "Landmark", una scultura urbana, ma come sfondo, come quinta, come soggetto protagonista affidandole il compito di raccontarci la vita degli uomini. Questo il motivo della presenza dei ritratti inerenti gli abitanti e i "nuovi" lavori di Cervinia, verificando così la trasformazione antropologica da una società prettamente agricola-rurale ad una società chiaramente contemporanea.
CerviniaContemporary verifica ed indaga l'architettura e il paesaggio urbano di un paese, creazione del nostro secolo e figlio della società contemporanea. Il Paese nasce subito dopo la guerra passando in breve tempo da un paesaggio naturale-rurale con una presenza minima dell'uomo e delle sue attività -la Conca del Breuil- ad una massiccia antropizzazione ed a un'edificazione incontrollata alimentando una sperimentazione architettonica che sviluppò Cervinia così come adesso la conosciamo. La strategia del turismo è stata l'unico strumento progettuale utilizzato, senza dubbio anche perché quello economicamente più significativo, ma è stato corresponsabile delle piccole e grandi modificazioni territoriali che hanno alterato in modo definitivo un'idea di paesaggio, la forma dei luoghi e l'ambiente naturale. Il progetto analizza la stratificazione degli elementi, la forma del caos, l'idea di spazio urbano come messinscena indagando l'architettura non come fosse un "Landmark", una scultura urbana, ma come sfondo, come quinta, come soggetto protagonista affidandole il compito di raccontarci la vita degli uomini. Questo il motivo della presenza dei ritratti inerenti gli abitanti e i "nuovi" lavori di Cervinia, verificando così la trasformazione antropologica da una società prettamente agricola-rurale ad una società chiaramente contemporanea.